Ebbene si, ce l’abbiamo fatta. Ancora non ci credo nemmeno io! Stavolta niente aspettative, niente programmi. Deciso dove andare e prenotato il venerdì, partiti la domenica. La macchina era leggermente piena, però siamo stati bravi perchè siamo riusciti a farci stare tutto senza sembrare dei profughi albanesi e senza dover ricorre al famoso “cassone portabagagli” che si mette sul tetto dell’automobile. Una borsa per ogni componente della famiglia (quindi 3) + la borsa con le “cose per il mare” + 2 mini borse con tutto il necessaire per le cibarie di Filippo (siamo nel pieno dello svezzamento) + lo zaino da trekking-portabambino + il passegino + il seggiolino da attaccare al tavolo + la mia solita borsa da passeggio (che tanto piccola non è) + uno zainetto con varie ed eventuali. Ah si + il mio computer e il suo computer. Non esattamente quello che si dice “giusto il necessario…”. Comunque ce l’abbiamo fatta. BabyOnBoard

Destinazione: la riviera del Conero. Dato che da Chiavari il tragitto è abbastanza lungo, abbiamo deciso di spezzarlo con una tappa. Siamo andati in un’azienda vitivinicola in provincia di Rimini dove ero già stata due anni fa con un’amica. Io vi dico solo una cosa: ANDATECI. La Tenuta Carbognano è un angolo di paradiso che si trova nelle campagne della Romagna, a un passo dalla famosa riviera e a due da San Marino. Perfetta per gruppi di amici e/o coppie e/o famiglie. Per tutto direte!? Si si. Ora vi spiego il perché. Ha un parco bellissimo con vista mozzafiato sulle colline, un tavolo da ping-pong, un biliardino, un campo da bocce, una piscina dove sguazzare e rinferscarsi, l’angolo giochi per i bimbi, gli animali da vedere, un’amaca dove schiacciare pisolini. Last but not least si mangia da Dio. Manca qualcosa? Non direi.

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Se ci andate vi consiglio assolutamente di fermarvi a cena, assaggerete le bontà della tradizione culinaria emiliano-romagnola, quella semplice e gustosa da leccarsi i baffi, servita senza parsimonia. Giusto per capirci, questo era il nostro menù: tagliatelle al ragù, involtini di carne e formaggio, patate al forno, pane e piadina, torta stile margherita con scaglie di cioccolato. Tutto strepitoso -e fatto in casa- accompagnato da un buon San Giovese (lo dico con estrema onestà visto che non sono un’amante dell’etichetta) di loro produzione. Vi dico solo che quando il Ranocchio ha addocchiato il nostro piattone di tagliatelle, nonostante avesse appena mangiato, ha iniziato a dire BAPPA-PAPPA-BABBA-BABBA a gran voce. Eh si, la sua prima parola abbozzata è PAPPA!!!! Niente mamma o papà. Qui si guarda al sodo, altro che affetti (nonostante suo padre continui a sostenere che dietro a quei suoni si nasconda la parola papà… povero tenerone illuso). Gestita da due simpaticissimi ragazzi che un tempo avevano un locale in riviera, la Tenuta è perfetta per assaporare un pò di Romagna immersi nella totale tranquillità. L’appartamento dove abbiamo dormito è nuovo e molto carino, dotato di angolo cottura e lettino (a richiesta) o divano/letto se avete figli più grandi. Dopo una bella dormita la colazione che vi aspetta è di nuovo super gustosa. Oltre alle classiche torte e marmellate fatte in casa noi avevamo delle crêpes spettacolari, davvero un ottimo modo per iniziare la giornata.TC4

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Caricati a mille dalla colazione, prima di rimetterci in viaggio abbiamo fatto un salto a San Marino. Molto turistica, come prevedibile, ma molto carina e curata dal punto di vista architettonico. Per chi non ci è mai stato merita sicuramente una visita (io ci ero andata circa 20 anni fa quindi non ne avevo un ricordo molto nitido). Eviterei come la peste negozi e ristoranti/locali soffermandomi invece sugli innumerevoli scorci panoramici e gli edifici storici.SanMarino5

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Dopo la gitarella siamo tornati alla Tenuta per il pappa-time di Filippo e per raccogliere le nostre cose. Beh quanto meno abbiamo cercato di raccoglierle, visto che dopo circa 60 km di macchina mi è venuto in mente che mi ero scordata: il caricabatterie dell’IPhone (di quello ho tutt’ora il dubbio ma non l’ho più trovato, deve per forza essere là), la borsa termica e relativa piastra con dentro pappa + parmigiano reggiano per il Ranocchio. La solita straminata, come si dice dalle mie parti. Fortuna che avevo ancora il sapore in bocca della piadina che ci siamo mangiati in centro a Cattolica, unita al fatto che era il primo giorno intero della nostra prima vacanza a tre, non potevo arrabbiarmi.

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E così abbiamo continuato il nostro percorso… vi aspetto al prossimo post per sapere cosa è successo dopo.

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2 commenti il La nostra prima vacanza a tre – Parte I

  1. stò recuperando le varie puntate della saga “la nostra prima vancanza in 3” questo è spettacolare!
    e mi hai messo una tale curiosità riguardo la tenuta di carbognano che credo proprio che andarò a cercare maggiori info e chissà ….la romagna è sempre un incanto non solo la costa!
    grazie Clè, i tuoi post sono sempre frizzanti ed allegri, e strappano sempre un sorriso.
    Ciao straminata! 😉

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