Due menti, due mondi, due passioni (o forse più). Colleghe, amiche, amanti dei viaggi, entrambe con una freschissima fissazione per il blogging. Mentre io ero alle prese con un mini-Ranocchio e sfruttavo ogni suo pisolino per far nascere e crescere il mio blog, lei stava minuziosamente progettando il suo. Così abbiamo iniziato a scambiarci pareri da neofite e l’idea di incrociare i nostri mondi per creare un post a quattro mani è sbocciata naturalmente. Lei è Emanuela, una frizzante siciliana che adora cucinare (e le riesce davvero bene). Se siete avidi di ricette gustose dovete assolutamente andare a vedere il suo blog The InSalad Writer dove potrete leggere anche racconti di viaggio e scoprire poco a poco la sua personalità.
La storia del post? Eccola qua (notate qualche differenza con quella raccontata da Emanuela?!? Che bello leggere la stessa storia raccontata da due mani diverse!!):
Metti una sera d’estate, il cielo stellato, i rumori della natura ed una buona compagnia. C’è qualcosa di meglio? Ne dubito. Mangiare con gli amici è sempre un bel modo di stare insieme, poterlo fare all’aperto in giardino o sul terrazzo aggiunge quella giusta dose di fascino che rende il tutto un pizzico più romantico e senza tempo. Quando poi la compagnia di amici si allarga con l’arrivo di marmocchi vari, le cene si fanno leggermente più intricate e divertenti (e forse un pò meno romantiche!!). Per ora il Ranocchio ed i suoi piccoli amici sono ancora dei poppanti, ma mi piace già immaginarli tra qualche anno, quando saranno abbastanza grandi ed autonomi, seduti da soli al loro tavolino mentre chiacchierano e giocano tra loro. Così mi sono divertita ad immaginare come potrei apparecchiare la tavola dei bambini, in modo colorato ma non banale (mai e poi mai rinunciare al design!!). Voi che avete già i marmocchi grandicelli potreste prendere spunto, dato che questo è periodo intenso di cene per salutare amici e parenti prima di partire per le attesissime vacanze. Mi piacerebbe usare delle stoviglie usa e getta, per alleggerire il post-cena ma anche per potermi sbizzarrire di più. Qualcosa di biodegradabile per cercare di educare i bambini al rispetto per l’ambiente, cultura ben poco radicata in Italia. Ho trovato dei bellissimi piatti di bamboo biodegradabili al 100% che vengono prodotti con delle fasi di lavorazione completamente naturali. Un pò carucci, devo ammetterlo. Magari sul web si trova qualcosa di più economico (che poi è vero che in Italia non c’è
molto la cultura del rispetto per l’ambiente, ma se tutti i prodotti ecocompatibili costano una fucilata dubito che riusciremo mai a diventare un popolo rispettoso ed eco-friendly). Tovagliette colorate e tovaglioli rigati Ikea, molto estivi. Posate di legno, stupende. I bicchieri possono essere usa e getta e bio, oppure di vetro. In questo caso ho scelto quelli di vetro colorato perchè volevo mostrarvi una chicca… vi ricordate quando andavate ai compleanni (o quando adesso ci portate i vostri figli) e si scrivevano i nomi sui bicchieri di carta per evitare di scambiarseli? Ecco trovato un sistema alternativo: i segnabicchieri a ventosa di Vacu Vin, spettacolari. In una confezione ci sono 12 personaggi diversi da attaccare al proprio bicchiere per poterlo riconoscere.
A questo punto è proprio arrivato il momento di sapere cosa mettere di appetitoso nei piatti e di lasciare la parola (anzi il cucchiaio) ad Emanuela. Vi svelo cos’ha cucinato per voi/noi: insalata di farro, carote, zucchine e salmone al profumo di timo e limone. Andatevi a leggere la ricetta sul suo blog e provate a farla. Aspettiamo commenti e suggerimenti.. magari potreste mandarci le foto delle vostre creazioni e della tavola imbandita, che ne dite?
ps: noi abbiamo testato la ricetta per voi (è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare..) ed il piatto in questione è ottimo anche per i grandi.
ps2: Filippo era così affascinato dalla presenza di Manu che ha fatto di tutto per farsi notare… deve aver captato che era venuta a fare qualcosa di strano in casa nostra (diciamo che io non sono una cuoca abilissima…).