Alba a Durban, Sudafrica - Settembre 2011
Alba a Durban, Sudafrica – Settembre 2011

Manca poco, pochissimo direi, al mio rientro in ufficio. A pensarci mi sembra un’eternità, 11 mesi senza lavorare (5 di maternità obbligatoria + 6 di facoltativa). Invece è scivolato tutto così velocemente che nemmeno me ne sono accorta. Prima di avere un figlio pensavo che questo periodo fosse un momento di semi-fancazzismo in cui, tra le altre cose, ti prendevi cura del pargoletto. Dopo averlo provato posso assicurare a chiunque che non è così!!! È a tutti gli effetti un lavoro full-time, con i pro e i contro di ogni lavoro, con la differenza che il tuo unico collega è un poppante che non parla e che ha bisogno di 1000 attenzioni (e poi ci lamentiamo dei nostri colleghi?!?). Contro ogni mio pronostico (io che pensavo che mi sarei annoiata a morte senza lavorare), devo ammettere che questi mesi sono stati intensi e bellissimi. Un pò duri, a volte, ma sicuramente unici. A chi è indeciso sul da farsi, consiglio vivamente di pensarci bene e prendersi anche la maternità facoltativa, se può. È una frase fatta, lo so, ma sono davvero momenti che non tornano più e che avete la possibilità di vivere solo hic et nunc. Quando mai vi ricapiterà di poter stare a casa dal lavoro per così tanto tempo e godervi vostro figlio? Mai più. A meno che non ne facciate un altro. Ma questa è un’altra storia ancora, perchè le vostre energie ed attenzioni dovranno comunque essere divise per due..

Certo dipende un pochino dalla stagione in cui vi capita, dal luogo in cui vivete e se avete amiche nella vostra stessa situazione. Qui nel Tigullio si vive bene (metereologicamente parlando) durante tutto l’anno, e Chiavari è una cittadina di quella giusta dimensione che ti permette di poterla vivere a pieno senza troppi sbattimenti. Non ultimo ho delle amiche che hanno partorito poco prima o poco dopo di me. Il che ha agevolato le uscite di gruppo con i marmocchi e gli sfoghi isterici con chi mi poteva capire al 100%, perché aveva i miei stessi problemi. COSA NON DA POCO.

Detto questo… sono un pò triste di lasciare la mia “libertà” (se così vogliamo chiamarla), ma sono felice di ritornare alla “vita normale”, fatta non solo di poppanti, ma anche di comunicazione, marketing e stimoli vari. Anche perché, devo ammetterlo, Filippo sta diventando un sacco impegnativo e il fatto di non doverlo gestire 24 ore su 24 mi solleva un pò!!! XD (Non pensate male… credo che sia umano.. no?!?). Inoltre sono convinta che passare un pochino di tempo separati farà bene a tutti e due.

Chissà se dopo aver ripreso con il tran-tran quotidiano penserò ancora le stesse cose!!! Vi farò sapere non appena avrò un’idea precisa delle sensazioni, gli stati d’animo e le difficoltà della nuova vita da mamma-lavoratrice.

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3 commenti il CINQUE GIORNI ALL’ALBA

  1. Come ti invidio e ti capisco!! Io col mio lavoro nn ho praticamente potuto fare la maternità ed anzi mi porto Sauretto al lavoro, che nonostante tutti mi dicono quanto sono fortunata, vorrei vedere loro a lavorare con un bimbo che giustamente vuole le sue attenzioni ed a concentrarsi, xche lavorare nella ditta di famiglia nn vuol dire nn lavorare anche xche se il mio lavoro nn lo faccio io chi lo fa?? Quindi ti do pienamente ragione se uno può è giusto che si goda la maternità ed il suo bambino (momenti meravigliosi!!) e che nn viva il ritorno al lavoro come un abbandono!!!

    • Si si, io ammetto di essere stata fortunata a poter scegliere. E sono convinta di avere fatto la scelta giusta per noi. Poi, come in tutte le cose.. ci sono i pro e i contro. Tu magari non ti sei potuta godere i primi mesi di maternità come avresti voluto, ma ti puoi portare Sauro al lavoro, anche quando sarà più grande, cosa che un dipendente non può fare. Non sarà semplice perchè ti distrarrà un sacco (e immagino che la tua concentrazione sarà un pò ad intermittenza) ma almeno lo avrai li con te :) L’importante è affrontare con serenità la situazione che si vive, qualunque essa sia.

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