Non contenti, dopo la faticaccia del Monte Baldo, scendiamo a valle e decidiamo di fermarci a Malcesine. Altro posticino meraviglioso. Paese (molto) piccolo, ma caratteristico. Qui inizia a sentirsi l’influenza del Trentino che si avvicina. E nel contempo si respira aria di windsurf e kitesurf. La costa è piena di scuole e di surfers più o meno incalliti. Noi ci siamo stati poco perché eravamo stravolti, oltre al fatto che si stava avvicinando uno di quei temporali da film dell’orrore. Voi guardatevi le foto e ditemi se non vi ispira.. Da vedere: il lungolago, il porticciolo al centro del paese, il Castello Scaligero e Piazza Don Q. Turazza.
Proseguendo verso Nord trovate Torbole e Riva del Garda, i due paesi considerati la patria indiscussa del windsurf. Piccoli e carinissimi, presi d’assalto principalmente da surfers e ciclisti. Hanno spiagge lunghe di sassolini, con zone d’acqua dedicate ai bagnanti od esclusivamente ai surfers. L’acqua è pulitissima e mooolto fredda. In alcuni punti dietro alla spiaggia ci sono parchi con aree da pic-nic e giochi per bambini.
Tra Torbole e Riva del Garda c’è un percorso pedonale e ciclabile lungo 4 km che le congiunge e vi permette di gustarvi tutta la costa. In realtà quest’anno non ci siamo andati, quindi non ho posti particolari da segnalarvi (queste foto sono dell’anno scorso, quando il Ranocchio alloggiava in-panza e 31 non era ancora in programma, quindi gli occhi con cui le ho vissute sono diversi da quelli di oggi). Però volevo almeno farne un accenno perché se siete in zona dovete assolutamente andare a visitarle. Non appena ci tornerò vi farò un approfondimento degno del posto, garantito.
Di Torbole ricordo altro che le vele colorate dei numerosissimissimi windsurf non so se la tua metà se ne ricorda, …. probabilmente era troppo piccolo.