Imac“Quel giorno” è stato un pò come tornare indietro nel tempo, al primo giorno di scuola (il periodo dell’anno poi ha ulteriormente rafforzato questa mia impressione, senza far caso che forse sono un pò troppo grande per andare a scuola-da studente). Tutta curata ed un pò emozionata, mi sono alzata con largo anticipo per fare le cose con calma. Così in anticipo che quando sono arrivata in azienda gli uffici erano praticamente deserti! È vero che sono stata a casa un sacco di tempo, ma appena varcata la soglia mi è sembrato di non avere mai smesso di lavorare. Che strana sensazione. Come se quegli undici mesi fossero stati una parentesi astratta, fuori da un vero arco spazio-temporale. Tutto è rimasto più o meno come prima (se fortunatamente o sfortunatamente dipende dai punti di vista) ed io mi sento la stessa ante Ranocchium. Forse perché in quello specifico posto sono IO E BASTA, e vengo (o almeno dovrei) essere considerata per le mie capacità e la mia voglia di fare, indipendentemente dal fatto di avere figli o meno. E questo è davvero un bene. Significa riappropriarsi un pochino dei propri spazi e ricominciare a considerarsi come TE STESSA e non solo come MAMMA-DI-QUALCUNO. Sto ancora cercando di rientrare bene nei meccanismi ma ammetto che la ripresa lavorativa non è stata per niente uno shock, anche (e sopratutto!) perché ora, sono nella “fase dell’allattamento” e quindi faccio 6 ore. Beh… non vi dico… una MERAVIGLIA. Sei ore tutta la vita. Ci sarebbe da fondare un partito. Si lavora ma si arriva a casa abbastanza presto per riuscire a vedere tuo figlio, giocarci, fare la spesa e preparare la cena (beh certo.. le mie cene non sono tanto complicate quindi piuttosto rapide da preparare!!). Per ora le cose sono semplici anche perché arriva la baby-sitter a casa, e quindi devo badare solo a me. Immagino che quando inizierà il nido la storia sarà un pò diversa (tipo alzati all’alba, fai colazione, lavati, vèstiti e poi sveglialo, dagli da mangiare, cambialo, portalo al nido). Ma credo che su questo fronte avrò così tanta carne al fuoco da poter scrivere decine e decine di post.

La cosa divertente è che appena rientro a casa mi prende una voglia irrefrenabile di sbaciucchiare e smangiucchiare il mio Rannocchio, tanto che lui, dopo 5 minuti filati (forse anche meno), cerca di divincolarsi per ottenere di nuovo la libertà. Insomma, il mio bilancio è positivo. Sono contenta di essere tornata. Ci riaggiorniamo tra qualche mese? Così confrontiamo  pensieri e sensazioni di oggi e di quello che sarà. Keep in touch.

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4 commenti il BACK TO WORK – IL RIENTRO

  1. BENTORNATA!!!
    Concordo in pieno con te, il rietro dal lavoro è sempre “una boccata d’aria fresca” almeno per il primo periodo o finchè dura l’allattamento, e sembra un pò di rinascere!
    Ora non pensare al dopo e goditi anche questa fase!
    quando decidi di fondare il partito io ci stò…mi candido a segretario!
    per il logo direi che ci pensi tu….mettiti all’opera dai!
    ma perchè qui in Italia è così difficile accedere ad un part-time…non dico 4 ore…ma 6!?!?!?
    Quando inizierete il nido? la mia pulce inizia ad ottobre….un’altra bella avventura, vedremo come và!

    un abbraccio e buon proseguimento

    • Ok allora io mi attivo per la fondazione del partito e lo studio del logo, tu sei già stata nominata segretaria ad honorem 😉
      Inserimento al nido previsto per il 23 settembre. Vi racconterò!!! Un bacio.

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