santalucia1…a volte ci penso e mi tornano ancora vivide nella mente le sensazioni incredibili che provavo da piccola la sera prima dell’arrivo di Santa Lucia. La ciotola con il latte ed il fieno per l’asinello ben posizionate accanto alla porta d’ingresso, in modo che potesse rifocillarsi non appena arrivato, e qualche biscotto per Lei. Mia sorella ed io che andavamo a letto tutte agitate e la mattina ci svegliavamo all’alba, senza che mia madre venisse a chiamarci, correndo giù dalle scale e facendo urla immense di gioia non appena scorgevamo qualche traccia del suo passaggio. Tra i regali non mancava mai il carbone, chiaro segnale che c’erano ampi margini di miglioramento sulla nostra condotta. Mi pare anche di ricordare che le quantità fossero leggermente diverse, dato che io ero la pestifera di casa… (e poi mi chiedo come sia possibile che il Ranocchio sia così scalmanato… tale madre…mmm vabbeh!!!). Santa Lucia è stata una delle magiche certezze che mi ha accompagnata lungo il cammino per tanti anni fino a che, un giorno terribile, mentre ero a giocare dalla mia migliore amichetta, scopriamo il fattaccio. Troviamo tutte le vecchie letterine che lei le aveva scritto. Un inequivocabile indizio della sua non-esistenza. O forse appena dopo il ritrovamento avevamo addirittura costruito delle teorie surreali del tipo che probabilmente Santa Lucia gliele aveva restituite perché tanto ormai non le servivano più, visto che aveva già esaudito i suoi desideri. Mi pare però che l’espressione delle nostre mamme di fronte a questo racconto avesse alimentato in noi qualche dubbio sulle teorie appena elaborate. Ora non ricordo con precisione tutto quel che successe. Ma ricordo perfettamente lo shock. Posso tutt’ora confermare che la scoperta che Santa Lucia non esiste è stata la prima grande delusione della mia vita… ma è comunque una tappa importante nella crescita di un bambino e per questo motivo la considero costruttiva. Inoltre la gioia che infonde negli anni dell’ingenuità è talmente grande che compensa ampiamente la successiva delusione.

Tutta questa premessa per dire che mi piacerebbe tantissimo riuscire a far provare a Filippo le stupende emozioni che provavo io in questo periodo dell’anno. Il problema è che in Liguria non si festeggia, quindi sarà difficile riuscire a trasmettergli lo stesso pathos per questo “appuntamento annuale” se tutti i suoi compagni di asilo/scuola non sanno nemmeno che esiste e quindi non riceveranno alcun dono. Come glielo spiego? Come posso fare? Ci tengo troppo e non vorrei interrompere la tradizione per nulla al mondo. Mi date qualche spunto per poter “costruire” una storia credibile da raccontargli? Per quest’anno è ancora piccolo quindi vado tranquilla, ma voglio arrivare preparata al prossimo anno. Attendo i vostri preziosi consigli, grazieeee!!!

(Disegno tratto da raccontidifata.com)

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6 commenti il Cara Santa Lucia, mi manchi

  1. caspita è vero, è un problema micca da poco!!!!
    infatti, come ben saprai e ricorderai, qui da noi, la magia viene amplificata dall’aiuto delle maestre, degli amichetti e tutto l’insieme!
    Io trovo giustissimo che tu regali a Filippo questa magia, perchè S.Lucia è davvero magica, ad anche io vengo ancora travolta da tanta felicità quando penso a questa magica notte (e ricordo l’amara delusione della scoperta e la consolazione della giustificazione di mia mamma “è sempre bello credere a qualcosa di speciale, se ti fà piacere tu credici e santa lucia per te ci sarà sempre!” e per me santa lucia c’è ancora!)
    non saprei… come puoi fare? sarebbe carino se tu provassi a spiegare la cosa a scuola alle maestre, e magari anche loro posso creare la storia magica di santa lucia, non mi pare un gran disturbo.
    poi a Filippo puoi spiegare che la Lucy porta doni solo a lui perchè in realtà vuole tanto bene alla sua mamma che viene da un’altro paesello, più vicino a casa di Lucia ecc ecc…
    sarebbe una fiaba dolcissima e bellissima, non trovi?
    che magia
    dai dai pensa che poi mi dirai cos’hai pensato, son sicura che non fallirai!
    per noi quest’anno è stato il primo anno magico (l’anno scorso Anna era troppo piccina) e abbiamo pensato di anticiparlo alla sera, perchè alla mattina sarebbe stato un delirio.
    Ma è stato bellissimo vedere Anna correre mille volte per vedere se CIA era passata, ed ogni volta faceva l’inventario delle cose x capire se mancava qualcosa! che dolcezza, e poi vedere lo stupore nei suoi occhi, non fiatava nemmeno, quando fuori dalla finestra si è sentito un campanellino suonare….quanto amore!
    un abbraccio
    ciao ciao
    Frà

    • Uhhh vedi che bello, lo stupore e la meraviglia negli ochhi dei bambini…. eh si CIA è magica, bisogna per forza farla vivere!! La tua idea della vicinanza di CIA con il paesello della mamma e quindi che porta i regali a lui perché molto affezionata a me mi piace molto, la posso tenere in saccoccia!!! Per le maestre proverò a dirlo.. ma immagino che la cosa potrebbe creare scompiglio perché allora tutti i bambini vorrebbero i regali e quindi le altre mamme potrebbero odiarmi per questo ;))
      Comunque ho un anno per elaborare la cosa.. poi vi farò sapere. Grazie per il tuo PREZIOSISSIMO consiglio Frà. Un bacio!

  2. I miei avevano un po’ lo stesso problema con Babbo Natale considerando la data “scomoda” del mio compleanno (ndr per i tuoi lettori: 24 dicembre – tu invece lo sai bene!)
    Così quando eravamo piccole mi dicevano che S.Lucia, Babbo Natale e la Befana si dividevano le zone d’Italia così facevano felici un po’ tutti.
    Da noi, nella bassa veniva Santa Lucia, la Befana andava a Roma e Babbo Natale dalle altre parti.
    Suppongo la Liguria sia “zona” di Babbo Natale.
    Siccome Santa Lucia ti porta ancora i regali (vero Sandra?), puoi dire a Filippo che, quando lo porta a te, lo porta anche a lui perché è mezzo emiliano. Insomma, potete scrivere la letterina insieme chiedendo ciascuno quello che vi pare.
    Poi tu, da brava mamma che deve realizzare la “magia”, la mattina del 13 dicembre gli farai trovare due pacchetti: uno con il suo nome, e uno con il tuo (ti farai quindi un auto regalo!).
    Ah, ovviamente il 25 dicembre ci sarà anche il regalo di Babbo Natale…
    Considerando il parentando e l’adorazione dei nonni….i pacchi saranno abbondanti!

  3. Non sapevo che a voi portava i regali S. Lucia. Quando ero piccola a me portavano i regali Gesù Bambino e la Befana e così anche ai miei figli, poi insegnando ho capito che alla maggior parte dei bambini era Babbo Natale che portava i regali. Oggi fortunatamente le cose sono ben chiare e distinte : per fare una grande festa per ricordare la nascita di Gesù, e mi sembra che i miei alunni l’abbiano capito, Babbo Natale nasconderà sotto l’albero un mucchio di regali. A casa scrivono la letterina con i genitori a Babbo Natale e a scuola quella seria a Gesù Bambino…
    Figurati che mio zio mi raccontava che a loro erano i Re Magi, che passando dal camino, portavano ,il 6 gennaio , piccoli doni.
    Comunque penso che nel commento precedente ti sia stato dato un ottimo suggerimento.
    Allora Buona festa di S. Lucia M Grazia

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