Una TOP TEN, random, di ciò che mi è rimasto dentro dopo questo weekend a Parigi:

Le colazioni, iper costose ma sempre soddisfacenti.

I banchi dei formaggi che ti fanno ingrassare solo a guardarli ma a cui proprio non riesci a sfuggire.

Le vetrine di dolci, così perfette ed eleganti.

Le insegne della metropolitana in stile Art Nouveau. Ogni volta che torno a Parigi me ne ri-innamoro ed ogni volta che le vedo mi fermerei a fotografarle da mille prospettive diverse.

I negozi di fiori coloratissimi e profumati.

Le stupende vetrine di Louis Vuitton e le luci natalizie di Rue de la Paix.

La street art, spontanea e impattante come in ogni metropoli che si rispetti.

Passeggiare nel Marais e guardarmi attorno, a faccia in giù e a faccia in sù.

Le vetrine parlanti.

La tartare e del buon vino rosso.

ColazioneFormaggiMetro2FlowersLVStreetArt2
PortaVetrina

Cosa invece non mi è piaciuto?

Mi ha delusa terribilmente la quasi totale mancanza di illuminazioni natalizie. Avevo scelto un weekend di dicembre apposta per poter vivere l’atmosfera magica del Natale e dalla Ville Lumière mi aspettavo “fuoco e fiamme”. Invece l’ho trovata completamente sotto tono, aldilà di qualche eccezione come la chicchissima Rue de la Paix, le varie Galeries (Vivienne, Lafayette etc) e poco altro (voi non ci crederete ma gli Champs Elysées avevano, a mio parere, un’illuminazione abbastanza pacchiana, che sacrilegio!!) Forse il primo weekend di dicembre era ancora troppo presto (ma a Chiavari era già tutto attivo da novembre!!!)??

Non mi è scattata “quella” scintilla che, quando viaggio, fa sì che mi innamori delle città. Sarà perché la conosco poco. Sarà perché ci sono sempre andata per pochi giorni e voglio comunque passare per le tappe fondamentali, quindi rimane pochissimo tempo a disposizione per scovare gli angoli più inaspettati ed esclusivi. Dev’essere così. O comunque, aldilà di non poter assolutamente negare che Parigi sia una bella città, forse non è esattamente la città che fa per me. Chi lo sa. Ma dato che io dò (quasi) sempre una seconda possibilità a tutti, potrei cercare di tornarci e starci più a lungo per permetterle di farsi scoprire ed amare al 100%. Vero? Mi sembra un’ottima idea :)

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2 commenti il Cosa mi è piaciuto di Parigi (e cosa no)

  1. Io sarò anche spudoratamente di parte ma….la Ville lumière per me rimane sempre il massimo.
    Ho visto in tv le illuminazioni a led degli Champs Elysées et effettivamente concordo con te: troppo futuristiche per una città che, per quanto cosmopolita e metropolitana, attrae ancora principalmente per il fascino che le conferisce il passato. Erano molto meglio le lucine “calde” di qualche anno fa…
    L’ultima volta che ci sono stata ho scoperto un angolo “esclusivo ed inaspettato”, come lo definisci tu. Dietro al Sacro Cuore, ci son dei vicolini che scendono dalla famosa “butte”… Ecco, lì dietro, dove nessuno va mai perché tutti si fermano nella piazzetta dove fanno i ritratti, ci sono le vecchie vigne di Parigi. E lì, il tempo si è fermato.

    • Ma infatti ci credo. Dovrei solo riuscire ad andarci per qualche giorno in più di un mini-weekend e darle la possibilità di farsi scoprire. Tutto qui. Comunque la prossima volta che ci torno mi darai qualche dritta. E poi si, tu sei spudoratamente di parte 😉 Smack!!!

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