Categoria: design

CI SEDIAMO? /2

E poi… chi lo dice che per sedersi bisogna per forza avere una sedia? Ci sono un sacco di altri supporti interessanti… a cominciare da Dodo il dondolo, colorato e curvilinee. Poi c’è Puppy, il cagnolino stilizzato. Oppure Rocky il cavallo a dondolo che ricorda i racconti medievali. E ancora Eames l’elefante elegante.
 
http://www.magismetoo.com/products.php?id=181
 
http://www.magismetoo.com/products.php?id=162
 
http://www.magismetoo.com/products.php?id=235
 
 
http://www.vitra.com/en-it/home/products/eames-elephant/overview/
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CI SEDIAMO?

Ecco qualche spunto su come arredare la zona giochi della camera dei marmocchi o, perchè no, una porzione della vostra sala a misura di bambino. Di seguito una piccola carrellata delle micro-sedute che mi piacciono. Non mi soffermo su quelle cicciottone modello Disney dell’Ikea, che rimangono sempre molto belle e soprattutto a portata di tasche, perché le conoscete benissimo. D’altronde gli svedesi non deludono mai.
DIVERTENTI
Julian, Magis: questa seggiolina prende vita da Julian, un cane personaggio dei fumetti disegnati da Javier Mariscal. Uomo eclettico e figura di spicco nel mondo della Comunicazione e del Design spagnolo ed internazionale. Disponibile in quattro colori (bianca, gialla, rossa e verde).

http://www.mariscal.com/en/projects/julian/

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E SEGGIOLONE SIA…

C’è poco da fare, il seggiolone per eccellenza è il Tripp Trapp della STOKKE.
Design semplice e lineare, elegante, colorato. Talmente bello che non sembra nemmeno un seggiolone. E’ l’unica cosa che sapevo con certezza che avrei preso, già dai primi mesi di gravidanza. Non snatura l’ambiente circostante, anzi lo arricchisce, ed è (o almeno dovrebbe esserlo!) eterno.
Apparentemente è un pò caro, ma ce ne sono di ben più costosi, e la somma viene ammortizzata nel tempo perché è l’unico che accompagna il bambino durante la crescita, fino a quando sarà adulto. Per chi vuole, esiste anche il New born set, una sdraietta che si incastra sullo schienale ed accoglie i bimbi fin dai primi mesi. Comodissimo per farli digerire dopo la poppata e far riposare i muscoli delle nostre braccia.
La cosa positiva di Tripp Trapp è che permette di far sentire i bambini parte di un unico gruppo. I normali seggioloni sono “a latere”. Genitori e fratelli pranzano insieme, il seggiolone per quanto vicino è sempre un oggetto a sè, un pò in disparte. Tripp Trapp invece è studiato per far sedere i bambini a tavola, la stessa in cui mangiano genitori, fratelli ed amici. Sembra banale ma è un concetto fondamentale. E’ un modo di insegnar loro come stare a tavola, il piacere di starci e le “regole” da rispettare.
Il nostro è in tinta col colore del frigo, super!

NB: Nelle mie foto manca il Baby Set, cioè schienale e fascia di sicurezza da usare dal momento in cui i piccoli iniziano a stare seduti autonomamente (dai 6 mesi ai 3 anni circa). Noi siamo ancora troppo piccoli, lo monteremo tra qualche mese!

Tripp Trapp con New born set
Seduta e poggiapiedi si spostano in alto o  in basso  in base all’altezza del bambino

http://www.stokke.com/it-it/highchair/tripp-trapp-product-concept.aspx

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FASHION TIME

Ideale per fare regali fuori dal comune.
Body, t-shirt e felpe dalle grafiche divertenti e a volte irriverenti.
BAFFIDILATTE è un marchio creato da Alessandra, mamma di due bambini, che si propone di immettere sul mercato un prodotto originale ed etico.
Tutti i materiali  utilizzati sono ecocompatibili e provengono dalla filiera del commercio equo e solidale. Baffidilatte inoltre garantisce che le stampe sui propri articoli non contengono prodotti tossici e nocivi per la salute dei bambini.

Curiosità:
• Sul sito c’è una sezione “giochi” dove scaricare e stampare i paper toy, pronti per essere costruiti e giocare con i bambini.
• Se siete di fretta per un compleanno e vi manca la carta da pacchi c’è anche una texture da scaricare per impacchettare il regalo.
• Se invece fate le cose per tempo, basta indicare il vostro pensiero d’auguri ed il prodotto arriverà direttamente a casa del festeggiato con pacco regalo e bigliettino personalizzato.

Davvero smart.


http://www.baffidilatte.it/joomla/

(Grazie alla mia amica Ci per avermi fatto scoprire il sito!)

 

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I LOVE BAGS

Non so se è successo anche a voi (o se vi scatterà la molla dopo aver letto il post), mentre ero incinta avevo un’irrefrenabile voglia di fare shopping. Ancora più del solito, intendo. Comprare vestiti non aveva molto senso perché, di lì a poco, sarei diventata una donna-mongolfiera. Fino al settimo mese poi ho dato il veto assoluto (a me stessa e agli altri) di comprare qualsiasi cosa al ranocchio, un pò per scaramanzia ed un pò per frenare l’istinto del mio parentado di inondare la nostra casa di qualsivoglia vestitino/oggetto indispensabile alla vita del pupo che si sarebbe rivelato perfettamente inutile dopo la sua nascita.
Cosa restava? Scarpe (prosciutti ai piedi permettendo) e borse. Si le borse sono sicuramente l’acquisto più intelligente da fare durante una gravidanza!! A due mesi di vita intrauterina del ranocchio ero negli Stati Uniti per lavoro. Sono riuscita a farmi regalare una borsa di Marc (esattamente quel Marc) a distanza, un genio! E’ bastato fare leva sul fatto che da quel momento in poi tutti avrebbero fatto regali a lui (o lei, ancora non si sapeva) e non a me. Il cambio favorevole dollaro-euro ha fatto il resto. Ho scelto la borsa e fatto il mio volo di rientro molto più felice.
Il tempo scorreva e l’istinto compulsivo all’acquisto non dava segni di cedimento. Dovevo andarci piano però se non volevo essere buttata fuori di casa insieme a tutte le mie borse!
Da qui l’illuminazione (ormai il settimo mese era passato): mi SERVE una borsa da passeggino, quelle da portarsi in giro con tutto il nécessaire per il pupo. Non pensate davvero che io possa usare una di quelle terribili che danno in dotazione (che ti fanno comunque pagare in aggiunta) con l’acquisto del famigerato trio (carrozzina/ovetto/passeggino)? Nossignore. Mi rifiuto. La ricerca non ha dato grandi risultati. Poi sotto il consiglio di un’amica credo di aver trovato l’unica bella borsa in circolazione (se per caso ne conoscete altre segnalatemelo!). E ovviamente, visto che tutti vogliono farti un regalo, ho passato l’info alla mia sister, che me l’ha presa (Thank U!!).

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LET’S MUSIC

La musica è importante. Dicono che farla ascoltare ai bambini nella prima infanzia contribuisca a far sviluppare la loro capacità di percepire correttamente suoni e timbri e possa influire positivamente anche sullo sviluppo di alcune capacità di tipo logico, visivo-spaziale e forse linguistico. Non ultimo, ha il compito fondamentale di traghettarli tra le braccia di Morfeo, nella speranza che riescano a fare più ore consecutive possibili! Noi avevamo i classicissimi carillon, con cordina o manovella. Tempo 30 secondi, musica finita e via a tirare di nuovo la cordina. Adesso invece il mercato è traboccante di oggetti plasticosi e ipertecnologici pieni di tasti multifunzione. Repertorio di 10 pezzi musicali che vanno in loop, effetto proiezione di formine varie sul soffitto da fare invidia al laser show di Gardaland. Mai visto roba simile. Da vedere non sono proprio bellissimi (diciamo che sono piuttosto lontani dal mio ideale di Design), devo però ammettere che sono molto comodi: ti evitano di fare avanti e indietro 20 volte per riattaccare il “disco”, e le proiezioni sono davvero belle! Il ranocchio ne è una vittima indiscussa. Piccolo particolare: dovresti essere figlia, nipote o pronipote dell’amministratore delegato della Duracell per garantirti una lunga durata dell’oggetto. Mangiano pile di dimensioni giganti a go-go. Non parliamo poi dell’impatto ambientale, che è meglio non approfondire in questa sede.
Mi chiedo: dove sono finiti i vecchi e tanto amati carillon? Quelli affascinanti di una volta? Certo esistono ancora, noi per la nascita di Filippo ne abbiamo ricevuti quattro. Però tutti in plastica rigida -e ridaje- … che male se gli cadono in testa! Inoltre, orrore e raccapriccio, tre di questi avevano delle ninne nanne qualsiasi, non LA ninna nanna per eccellenza, ovvero quella di Brahms. Insomma, un pò di tradizione dovremo pure tramandarla, no?
Essendo un oggetto che mi piace molto, perché ricco di significato, io l’ho regalato ai figli di due mie amiche.
Per loro ho scelto un polipo dalle forme geometriche ed essenziali. Morbido da maneggiare, tessuto 100% cotone. Così i marmocchietti ci possono giocare come meglio credono, senza farsi male. Ninna nanna di Brahms, ovviamente. OCTOPUS, questo il suo nome, è del marchio FERM LIVING, un’azienda danese specializzata in decorazione di interni che progetta e produce i suoi prodotti unendo grafica e design.

Andatevi a vedere il sito, ci sono un sacco di cose interessanti:
http://www.ferm-living.com

Il piccolo Gianluca che smangiucchia il suo polipo
Luca che riposa con Octopus attaccato al lettino

 

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DESIGN 4 KIDS MADE IN ITALY

Lo ammetto… sono una fanatica del Design con la D maiuscola. Il fatto che sia diventata mamma, quindi, non significa che mi debba rassegnare ad avere la casa traboccante di oggetti ed arredi orripilanti per bambini (quelli che di solito ti propinano nei negozi specializzati per l’infanzia). Le cose più fighe e particolari, neanche a dirlo, si scovano quasi sempre in rete. Primo perchè il negozio medio per l’infanzia non sa nemmeno cosa significhi la parola DESIGN; secondo perchè, se non vivete in una grande città con una vasta offerta sul tema, è difficile incappare in certi marchi. Non facendo parte della seconda categoria (ah perché Chiavari non è una città super all’avanguardia?!!) mi sbizzarrisco nella ricerca on line. Va da sè che, in linea di massima, i marchi più cool siano quelli Scandinavi. Popolo da sempre attento alle forme, all’ambiente e soprattutto kids oriented. Per fortuna non sono i soli. Finalmente in Italia inizia ad esserci fermento. Ci sono realtà minori che aspettano di venire a galla. Quella che sto per raccontare è una di queste.
Mentre ero su facebook, un giorno, ho notato un oggetto segnalato da un caro vecchio amico (vecchio nel senso di lunga data, non nel senso anagrafico del termine):  

IL SACCOTTO. Prima di tutto un Amico dei bambini. Un compagno di giochi. Poi una poltrona, un pouf, un appoggio. Qualcosa di morbido da abbracciare. Progettato da Anna ed Alberto “il caro vecchio amico”, entrambi architetti, il Saccotto è interamente prodotto in Italia. E’ realizzato in tessuti di prima qualità provenienti dal mondo dell’arredo che insieme agli imbottiti garantiscono resistenza, durabilità e lavabilità. 
E’ oggettivamente fighissimo e sta super bene nella camera di Filippo, ma anche in salotto.
I Saccotti sembrano abili viaggiatori, come il nano da giardino del papà di Amélie. C’è anche un blog dove inviare le foto del proprio Saccotto nelle locations più disparate.
Il mio preferito è Annibale. Il vostro?

Per saperne di più:
http://www.saccotto.it/
http://www.ilsaccottodappertutto.com/












 

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