Categoria: storie

Mr. Carrot

MrCarrotLo conoscete? Alcuni di voi immagino di si… è il coniglietto/aerosol della Pic. Praticamente ormai è diventato parte integrante dell’arredamento di casa nostra, visto che non facciamo in tempo a finire un ciclo di aerosol che ne dobbiamo iniziare un altro. Fortunatamente è molto carino, quindi non mi provoca degli attacchi d’ansia ogni volta che lo vedo in giro per casa. Sto anche cercando di dargli una collocazione dignitosa, visto che da qui ad aprile credo che nella sua tana in dispensa ci tornerà ben poche volte. (altro…)

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BACK TO WORK – IL RIENTRO

Imac“Quel giorno” è stato un pò come tornare indietro nel tempo, al primo giorno di scuola (il periodo dell’anno poi ha ulteriormente rafforzato questa mia impressione, senza far caso che forse sono un pò troppo grande per andare a scuola-da studente). Tutta curata ed un pò emozionata, mi sono alzata con largo anticipo per fare le cose con calma. Così in anticipo che quando sono arrivata in azienda gli uffici erano praticamente deserti! È vero che sono stata a casa un sacco di tempo, ma appena varcata la soglia mi è sembrato di non avere mai smesso di lavorare. Che strana sensazione. (altro…)

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CINQUE GIORNI ALL’ALBA

Alba a Durban, Sudafrica - Settembre 2011
Alba a Durban, Sudafrica – Settembre 2011

Manca poco, pochissimo direi, al mio rientro in ufficio. A pensarci mi sembra un’eternità, 11 mesi senza lavorare (5 di maternità obbligatoria + 6 di facoltativa). Invece è scivolato tutto così velocemente che nemmeno me ne sono accorta. Prima di avere un figlio pensavo che questo periodo fosse un momento di semi-fancazzismo in cui, tra le altre cose, ti prendevi cura del pargoletto. Dopo averlo provato posso assicurare a chiunque che non è così!!! È a tutti gli effetti un lavoro full-time, con i pro e i contro di ogni lavoro, con la differenza che il tuo unico collega è un poppante che non parla e che ha bisogno di 1000 attenzioni (e poi ci lamentiamo dei nostri colleghi?!?). (altro…)

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WELCOME BACK!

Due settimane di stop. Non ho scritto, non ho letto altri blog (beh ora che ci penso bene.. forse qualcuno si). Ho cercato di tagliare un pochino i ponti… anche se Instagram, Facebook e Whatsapp erano sempre connessi. Deformazione professionale?! Dovrei andare in un posto con zero campo per estraniarmi completamente da tutto. Sarà bello poterlo fare, vorrà dire che avremo ricominciato a viaggiare sul serio :)

Prima di iniziare a raccontare le nostre avventure, vorrei soffermarmi a fare alcune riflessioni. Mi piacerebbe, d’ora in poi, stoppare il tempo per qualche minuto dopo ogni esperienza, provare a razionalizzare e prendere coscienza delle cose che sono successe. Belle, brutte, più o meno importanti o banali. Penso che possa essere utile a mantenere vivido il ricordo di ciò che è stato, o anche solo per essere preparati alle situazioni, e saperci (sor)ridere su.

Ecco cosa abbiamo imparato, scoperto o riscoperto (più o meno piacevolmente) in queste ultime due settimane: (altro…)

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Di serate goliardiche, rientri notturni e mercurocromo

Le serate con le amiche sono sempre un toccasana, quando poi si parla di eventi importanti, tipo un addio al nubilato, sono una vera terapia per l’anima (per il corpo invece la terapia la devi fare post-serata). Ti prepari con l’entusiasmo di una sedicenne alle sue prime uscite, poi appena sei fuori ti fa un pò strano perché tutte le altre sono perfettamente a loro agio (dato che sono abituate ad uscire regolarmente) mentre a te sembra che manchi qualcosa, tipo una piccola appendice urlante dotata di ciuccio e pannolino. Qualche bicchiere e quattro risate per far tornare tutto alla normalità (non è stato così difficile..). E poi via con la serata, aperitivo di qua, aperitivo di là, cena in barca (vi ricordate? ve ne ho parlato in questo post), pit-stop e chupitos vari (ma chi ce la fa a bere quella roba lì?!? Facevo fatica 10 anni fa, figuriamoci adesso..) prima di entrare nel cuore pulsante della serata: la Silent Disco. Silent2 (altro…)

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Quando vorresti buttare tutto giù dal balcone..

… compreso tuo figlio, è ovvio che hai bisogno di darti una BELLA calmata. Non capita spesso, per fortuna, ma ogni tanto succede. Anche nelle migliori famiglie. Anche se i tuoi figli sono degli angioletti. Inutile negarlo. Ci sono situazioni in cui riescono a tirare quella sottilissima e già tesissima corda che c’è dentro di te e tu non sai come gestirti/li. Ed è proprio nei momenti in cui sei presa da questa rabbia infernale che devi assolutamente trovare qualcosa che assorba la tua energia negativa per evitare di fare danni. A me sembra di aver trovato una specie di antidoto. Lo condivido perché potrebbe essere uno spunto utile anche per gli altri genitori, quando si trovano in serie difficoltà: prendo l’aspirapolvere e pulisco a manetta, con rabbia e determinazione. Folletto (altro…)

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Aperitivo cool in vaso

Quando sei un pò fuori dal giro degli aperitivi cool ed un sabato qualunque di luglio ti servono un mojito in un vaso da conserva Bormioli (avete presente gli eterni barattoli Quattro Stagioni?) e tu continui ad osservarlo con fare interrogativo/stupito/meravigliato (ma divertito) può voler dire che:

A. Hai cucinato ed invasato talmente tante pappe per tuo figlio che ormai vedi vasetti Quattro Stagioni ovunque. Te li sogni addirittura la notte, sono ufficialmente diventati esseri animati che vivono di vita propria.

B. Forse ieri sera c’è stato un Rave Party dove hanno rotto tutti i bicchieri e presi dal panico i baristi hanno preso in prestito i vasetti della nonna nella speranza che i clienti, ancora ubriachi dalla sera prima, non se ne rendessero conto.

C. Ti eri illusa di non essere stata divorata completamente dalla mammitudine e pensavi di poter continuare ad essere aggiornata sulle mode del momento. Evidentemente ti sbagliavi e lo stupore nel vedere questo vaso ne è la prova lampante.

D. Hai seriamente bisogno di una vacanza. O di una psicanalista.

E. Varie ed eventuali.

La mia risposta è sicuramente la C. La vostra?

mojito

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(S)COMODITA’ DELLO SHOPPING ON LINE

biciPaccoHuggies
Avete visto queste foto? Le avete guardate bene? Sono l’epilogo di un riuscitissimo acquisto on line e di un’altrettanta riuscitissima consegna a casa. Ora… chi mi legge da un pò dovrebbe avere intuito che io adoro fare shopping on line. Lo trovo estremamente figo e a tratti enormemente vantaggioso.. Lo sapete tutti: si può comprare qualsiasi cosa solo con un click, ricevendo tutto comodamente a casa. È ottimo quando si è malati o lo sono i vostri marmocchi e quindi avete non poche difficoltà ad uscire. Oppure quando volete acquistare oggetti introvabili nella vostra città che arrivano perfino da Katmandù. Non ultimo spesso si trovano prezzi leggermente più bassi rispetto ai negozi. Ecco. Questo mi sembra un vero e proprio elogio allo shopping on line. Però. C’è sempre un però. (altro…)

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MIA MADRE LO DICEVA CHE IL MARE FA INNERVOSIRE…

È una frase che mi è rimasta impressa nella mente. Che il mare fa innervosire. E si che uno più che innervosirsi dovrebbe essere felice e fare il bagno e divertirsi. Invece pare che sole, caldo e mare, tutti in una combinazione unica, stanchino parecchio e quindi facciano innervosire i bambini. Almeno quelli davvero piccoli, gli altri non so. Se lo diceva sempre chissà cosa dobbiamo aver combinato mia sorella ed io nei tempi che furono. La stessa frase ha continuato ad echeggiare nelle mie orecchie quando, ormai ventenne, c’era di mezzo la nostra super cuginetta. Anche lei deve aver avuto qualche problemino con il sonno durante le vacanze al mare…

Fatto sta che forse ora è arrivato il momento di darle ragione, a mia madre. Noi (Ranocchio ed io) siamo giunti alla fase della resurrezione dopo i nostri 10 giorni esatti di clausura. Così, finalmente, siamo andati al mare. In questi giorni è  anche arrivata l’estate, quella vera. Quella in cui metti via sciarpina e maglioncino “di sicurezza” e inizi ad indossare vestiti leggeri e sandali. Quella in cui devi stare attenta alla maglietta che indossi, se no si vede che hai l’ascella pezzata. Quella che ti fa venire voglia di gelato, granita e frutta fresca. E quella che ti fa pensare positivo all’ennesima potenza. Che felicità.bagnino (altro…)

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