Tag: blog

CREDICI E VEDRAI

Che poi.. iniziare a scrivere un blog il cui 50% dei contenuti dovrebbe essere fatto di racconti alternativi sui viaggi per bambini, quando tuo figlio è ancora un neonato e si ammala ogni 3×2 (senza considerare che da settembre inizierà l’asilo e allora si che ne vedremo delle belle) non è cosa da tutti. Una scelta che rivela il mio innato ottimismo e forse la non presa di coscienza (leggi ingenuità) che i bambini si ammalano, spesso. Molto spesso. O forse solo il mio, chissà. Diciamo che l’importante è crederci e non perdersi d’animo. Arriveranno di certo tempi migliori. E poi cosa vuoi che sia le febbre a 38 e una settimana di antibiotico proprio quando finalmente, all’alba del 7 giugno, è arrivata la tanto attesa estate 2013? E quando nel Golfo del Tigullio c’è uno dei Festival più belli della zona e della stagione (per non dire l’unico), interamente dedicato ai bambini? Avrei voluto essere la vostra inviata speciale dell’Andersen Festival, ma direi che la vedo dura. Pazienza. Al massimo vedo se riesco a farci una scappata veloce (babysitting del mio adorato fidanzato permettendo), giusto per respirarne un pochino l’atmosfera e darvi qualche chicca. A questo punto posso dire che ce lo godremo molto di più l’anno prossimo, quando il Ranocchio sarà abbastanza grande per capire la bellezza e la magia dell’evento. E quando si sarà già fatto 9 mesi di asilo e quindi, speriamo, una buona dose di anticorpi e malattie alle spalle. Voi che dite?

E comunque ne sono convinta, l’importante è crederci. Il resto viene da sè. :)

BELIVE IT

FacebookTwitterGoogle+Share

VOGLIA DI CRESCERE

Ci siamo lasciati una settimana fa, con un aneddoto sui MOMclass al mammacheblog e dei buoni propositi. Rieccomi qui con qualche piccola e (per ora) impercettibile ma importante novità:

– Un dominio TUTTO mio. Niente più suffissi o desinenze di altri. Uno spazio pubblico ma privato dove poter dare voce ai miei pensieri. Non che prima ci fossero particolari vincoli, avrei potuto fare ed esprimere ugualmente quello che volevo. Così però mi piace di più,  mi sento più A CASA. Benvenuti su 31trentuno.it

– Un passaggio. Da Blogspot a WordPress. Vi sembrerà un pò strano visto che ho aperto il blog da soli 4 mesi. Sarebbe stato molto più furbo (infatti) cominciare direttamente da WP. Ma…. sono leggermente impulsiva. Quando mi sono messa in testa di dare vita ad un blog avevo deciso che doveva essere SUBITO.  Li ho provati contemporaneamente tutti e due ed ammetto di avere avuto qualche difficoltà con WP, così, nonostante avesse grafiche più accattivanti e avessi letto che fosse più professionale, ho optato per Blogspot.  E’ inutile… sono sempre stata così (“testa quedra”, direbbe qualcuno??).  O le cose mi vengono naturali al primo colpo o mi innervosisco (per usare un eufemismo) e lascio perdere. Ne sa qualcosa mia sorella che, illo tempore, ha tentato invano di spiegarmi che le versioni di latino non si traducevano a sentimento ma con rigidi e ben precisi criteri.

– Un nuovo layout. Molto simile a quello di prima e allo stesso tempo leggermente diverso. Anche qui ne vedremo delle belle… sto cercando di capirci qualcosa. I temi di WP saranno anche più fighi, io però vorrei personalizzare tutto e ancora ho difficoltà a capire bene come si fa. Anyway.. tempo al tempo. Ce la posso fare. Seguirà post con incoraggiamenti e suggerimenti per neofiti come me che vogliono aprire un blog su wordpress.

Tutto questo preambolo per dirvi che: HO VOGLIA DI CRESCERE. Come il mio ranocchio che ogni giorno fa espressioni e piccoli gesti nuovi. Come le piantine di menta che abbiamo messo sul balcone (se ci ricordiamo di annaffiarle!). Ho voglia di crescere e di far crescere questo progetto con voi che mi seguite. E con chi ancora non mi segue ma lo farà.

menta

Ps: i link vecchi a cui siete iscritti non valgono più. Per seguirmi potete aderire ai link RSS che vedete in alto a destra, o fare il LIKE sulla fanpage di facebook. Non appena capirò come fare ad aggiungere il Follow by email lo inserirò e potrete leggermi anche da lì :)

FacebookTwitterGoogle+Share

Prendi qualcosa della vita reale, d’ogni giorno, senza trama e senza finale

“Prendi qualcosa della vita reale, d’ogni giorno, senza trama e senza finale”

Che ne dite? Non vi sembra una perfetta sintesi del fenomeno del blogging? In realtà è una frase di Anton Cechov. Però si presta benissimo, nonostante i suoi 120 anni e passa. Vero?
Scusate il trip. E no, non vi preoccupate, non è l’inizio di una pippa immensa sull’aspetto filosofico-letterario-psicologico dei blog. E’ solo uno spunto di riflessione.
Venerdì sono andata a Milano al MOMclass, ovvero un seminario per mamme blogger organizzato da FattoreMamma. Che bello! A me, che sono una novellina, è piaciuto un sacco. Un groviglio di pensieri, nozioni e idee. Tra informazioni più tecniche e pratiche c’è stato il tempo anche di fare accenni letterari sulla narrazione. Ecco spiegata la citazione.

A questo punto…. volevo informare voi, miei cari (e ancora pochi –MA BUONI!!!) lettori che probabilmente nelle prossime settimane potrei essere scostante nella scrittura. Questo perchè vorrei cercare di seguire alcuni dei consigli di venerdì e quindi vorrei implementare un pochino il blog. Il che significa che dovrò tirarmi su le maniche e entrare nel fantastico mondo di hosting, domini, html e un sacco di altre cose a me più o meno sconosciute. Nel frattempo cercherò comunque di continuare a scrivere, ma, ecco… non lo garantisco. Che tra i fumini che mi usciranno dal cervello, le pappe, i pannolini, la spesa, le pulizie di casa, le scappate in spiaggia (se mai uscirà un pò di sole abbinato al caldo)… il tempo rimanente non sarà molto! Però mi raccomando: STAY TUNED. Che poi, se ce la faccio, vi racconto tutto! : )

 

FacebookTwitterGoogle+Share

EVVIVA, UN PREMIO!!!

Dunque dunque dunque… sono felice di comunicarvi che (ben) un mese fa
il mio blog si è aggiudicato il Premio Liebster grazie a Frà Frà di Divagazioni antistress
In sostanza si tratta di un premio che i vari bloggers assegnano ad altri blog che seguono ed amano, per diffondere il verbo e fare in modo di essere sempre più conosciuti. (Ah ecco, direte voi, non è un premio vero!!!)  Una specie di “catena di S.Antonio” dei bloggers. Idea bizzarra e carina. Per non spezzare la catena ci sono delle regole ferree da seguire, e sono:
(altro…)
FacebookTwitterGoogle+Share

QUELLA CHE

Quando l’ha scoperto non ha fatto i salti di gioia;
Invece di farsi le vacanze in Giappone se le è fatta sul lago di Garda modello balena spiaggiata;
Pensava che non avrebbe mai chiamato nessuno “Amore”;
Era certa che a fare la mamma full time si sarebbe impiccata;
Diceva che sarebbe rientrata velocemente al lavoro;
Quella che alla fine anche i cuori di ghiaccio si sciolgono (basta avere pazienza);
Quella che, a 3 settimane di vita del ranocchio, ha iniziato ad uscire per gli aperitivi con le amiche (con ranocchio annesso, ovviamente) aggiudicandosi il titolo di Supermammafortunatamente qualcosa è rimasto come prima(!);
Quella che grazie a Filippo, meglio conosciuto come Ranocchio, Junior, Fasulin (trad. Fagiolino), Mr. Potato, Besugo, Ugo, Pilippo, Nghè, Filo e Pippo ha deciso di prendere la tastiera in mano e dare ufficialmente il via a questo blog.

FacebookTwitterGoogle+Share

PERCHÉ TRENTUNO

Sono gli anni che ho quando ho deciso di iniziare il blog.
E quando sono diventata mamma.
È il giorno d’autunno in cui è nato il mio Ranocchio.
Tre – uno. Perché in questo blog 3 anime convivono in una sola.
La passione per il design, quella per i viaggi e l’essere mamma. Che al momento non è (ancora) una passione, ma uno stato (d’essere).
Trentuno è un numero primo.

 

FacebookTwitterGoogle+Share

STORIA DI UN BLOG. IL PRIMO POST

Un blog… è da tempo che ci rifletto, ma non mi decidevo a partire.
Ogni tanto mi ritrovo a formulare frasi, come se qualcuno dovesse leggerle e poi dico… naaahhh, a chi interesserà mai?
Poi un giorno rimango incinta, senza averlo troppo calcolato, e si accavallano nella mia mente una miriade di pensieri. Ecco, mi sono detta, ora apro un blog. Sulle mie sensazioni, le riflessioni, i dubbi, le domande.. Qualcosa di autoironico su ciò che vivo. Un modo per scongiurare le paure ed i tabù. Nel frattempo scopro che quello delle mamme in rete è un network fittissimo (che io ignoravo per ovvi motivi). Ho letto un sacco di cose interessanti e divertenti, riso a crepapelle e storto il naso (beh.. è impossibile essere d’accordo proprio su tutto). La cosa più incredibile è che molte di queste neomamme hanno avuto un successo strepitoso, semplicemente scrivendo ciò che passava loro per la testa. Grazie ai loro blog hanno scritto libri, venduto copie, fatto ristampe (che botta di ….!). Sembra davvero una favola. Allora mi dico: cosa faccio io? L’ennesima storiella della ragazza pseudofissata con la carriera che rimane incinta ed inizia a raccontare di sè. No no… lascio perdere. 

Tra l’altro non ho nemmeno delle grandi doti da scrittrice. Mi piace scrivere, si. Ma riuscirci bene è tutta un’altra cosa. Sono più brava a parlare con le immagini che con le parole. Deformazione professionale.
Il tarlo però rimane lì… continuavo a prefigurarmi immagini e post da aggiornare. Ma ho sempre pensato che probabilmente non sarebbero stati così interessanti. E’ un pò la storia della mia vita. Aspetto che arrivi l’illuminazione perchè sento che posso fare qualcosa di buono. Ne sono capace, in fondo. Ma quella luce non arriva mai. Non sembra mai che ci sia una luce che valga la pena di essere diffusa. Un pò come l’anno scorso, mentre leggevo la biografia di Steve Jobs: sentivo che da quei fogli sarei riuscita a leggere tra le righe e capire cosa avrei voluto fare da grande. NADA. Tabula rasa.
E così adesso, a un anno dalla lettura della sua biografia, dopo 9 mesi di gravidanza e a 3 dalla nascita del mio ranocchio, ho deciso di seguire uno dei suoi consigli (del mio amico Steve). Di fregarmene se penso che nessuno leggerà quello che ho da dire. Sono convinta che ognuno di noi abbia qualcosa di interessante da raccontare. Ed io ho deciso che questo è il momento di iniziare.

“Your time is limited, so don’t waste it living someone else’s life. Don’t be trapped by dogma – which is living with the results of other people’s thinking. Don’t let the noise of others’ opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary”.

(Stanford commencement address delivered by Steve Jobs, 2005).

FacebookTwitterGoogle+Share