È l’ultima sera di vacanza, decidiamo di mangiare qualcosina di veloce fuori perché il frigo è vuoto e non ha senso fare la spesa per un giorno. “Qualcosina di veloce” perché il Ranocchio è ufficialmente diventato un casinista di professione, quindi meglio evitare di stare troppo tempo fermi in un luogo pubblico dove altri desiderano godersi la serata in tutta calma e tranquillità (beati loro!) e poi magari finiscono per maledire te e la tua famiglia (cosa che per altro avrei sicuramente fatto io in tempi non sospetti). All’ora dell’aperitivo prenotiamo un tavolo in un ristorante un pò figo (quindi ciao ciao all’idea di cenetta veloce e indolore, viva la coerenza!). Quando torniamo per la cena purtroppo il tempo non ci assiste, dei nuvoloni neri e minacciosi incombono sulla nostra testa così optiamo per la sala interna invece del nostro bel posticino all’aperto. Appena entriamo sono assalita da un’ondata di panico. (altro…)

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