La musica è importante. Dicono che farla ascoltare ai bambini nella prima infanzia contribuisca a far sviluppare la loro capacità di percepire correttamente suoni e timbri e possa influire positivamente anche sullo sviluppo di alcune capacità di tipo logico, visivo-spaziale e forse linguistico. Non ultimo, ha il compito fondamentale di traghettarli tra le braccia di Morfeo, nella speranza che riescano a fare più ore consecutive possibili! Noi avevamo i classicissimi carillon, con cordina o manovella. Tempo 30 secondi, musica finita e via a tirare di nuovo la cordina. Adesso invece il mercato è traboccante di oggetti plasticosi e ipertecnologici pieni di tasti multifunzione. Repertorio di 10 pezzi musicali che vanno in loop, effetto proiezione di formine varie sul soffitto da fare invidia al laser show di Gardaland. Mai visto roba simile. Da vedere non sono proprio bellissimi (diciamo che sono piuttosto lontani dal mio ideale di Design), devo però ammettere che sono molto comodi: ti evitano di fare avanti e indietro 20 volte per riattaccare il “disco”, e le proiezioni sono davvero belle! Il ranocchio ne è una vittima indiscussa. Piccolo particolare: dovresti essere figlia, nipote o pronipote dell’amministratore delegato della Duracell per garantirti una lunga durata dell’oggetto. Mangiano pile di dimensioni giganti a go-go. Non parliamo poi dell’impatto ambientale, che è meglio non approfondire in questa sede.
Mi chiedo: dove sono finiti i vecchi e tanto amati carillon? Quelli affascinanti di una volta? Certo esistono ancora, noi per la nascita di Filippo ne abbiamo ricevuti quattro. Però tutti in plastica rigida -e ridaje- … che male se gli cadono in testa! Inoltre, orrore e raccapriccio, tre di questi avevano delle ninne nanne qualsiasi, non LA ninna nanna per eccellenza, ovvero quella di Brahms. Insomma, un pò di tradizione dovremo pure tramandarla, no?
Essendo un oggetto che mi piace molto, perché ricco di significato, io l’ho regalato ai figli di due mie amiche.
Per loro ho scelto un polipo dalle forme geometriche ed essenziali. Morbido da maneggiare, tessuto 100% cotone. Così i marmocchietti ci possono giocare come meglio credono, senza farsi male. Ninna nanna di Brahms, ovviamente. OCTOPUS, questo il suo nome, è del marchio FERM LIVING, un’azienda danese specializzata in decorazione di interni che progetta e produce i suoi prodotti unendo grafica e design.

Andatevi a vedere il sito, ci sono un sacco di cose interessanti:
http://www.ferm-living.com

Il piccolo Gianluca che smangiucchia il suo polipo
Luca che riposa con Octopus attaccato al lettino

 

FacebookTwitterGoogle+Share