Autore: Clelia

Patacche d’autore

Quando un marmocchio ti entra in casa ci sono un sacco di cose di cui non puoi fare a meno (oltre alla pazienza infinita, ma quella purtroppo non si compra, al massimo si può provare ad elemosinarla a qualcuno che ce l’ha, oppure trovare un posto dove la distribuiscono – io lo sto ancora cercando..), in questo caso mi riferisco alle cose materiali. Quegli oggetti cui non hai mai dato particolare importanza e che invece ti hanno salvato la vita più e più volte. (altro…)

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Trentuno we want you

Per chi non mi segue fin dall’inizio, giusto qualche delucidazione. Questo blog è nato in un momento particolare della mia vita. Dopo una gravidanza non propriamente programmata, dopo essere stata una “DonnaConLaPanza”, dopo aver eseguito il “download” (cit. Barbara Sgarzi in Bimbo a bordo). È letteralmente sbocciato a tre mesi dalla nascita di Filippo il Ranocchio, quando ero immersa fino alla gola tra pannolini, biberon e rigurgiti. Perché fare la mamma è bello, ma oltre ai pannolini c’è di più. È nato per la voglia di rimettersi in gioco, di trovare uno spazio tutto mio dove dar sfogo a ciò che mi passa per la testa e per il cuore. Scrivere per se stessi è splendido, direi terapeutico, ma condividere i propri pensieri lo è ancora di più. Scoprire che non sei sola, a fare quello che fai e a pensare quello che pensi, ti fa sentire parte del mondo. E sentirsi parte del mondo non è mai banale, è l’essenza stessa della vita. Così poco a poco è cresciuto trentuno, un luogo-non luogo dove mi piace parlare delle mie più grandi passioni in chiave di Mamma-ma-comunque-Donna, per non rinnegare ciò che ero prima -e sono ancora- con un’inevitabile ed inguaribile sguardo rivolto ai più piccini e alla mia nuova vita. Design e viaggi kids oriented, dove spesso e volentieri le due cose sono mixate. E poi qualche racconto tragi-comico che serve a scongiurare la quotidianità e le sfighe ad essa correlata. Se potessi ne farei un lavoro. Magari un giorno, chissà..  E allora eccomi qua, a cogliere al volo l’oppurtunità che Grazia.it dà a tutti i/le bloggers d’Italia. Proprio quel Grazia che sbircio per essere aggiornata su arte e design e le tendenze del momento.
È bello sapere che c’è ancora qualcuno che crede nei sogni. È bello provarci. E allora ci provo, che nella vita non si sa mai, e in fondo in fondo l’importante è crederci.
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Ps: che poi, per far andare bene le cose, avrò bisogno di voi!! Prestissimo vi farò sapere come fare.

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Sicurezza è vita

Oggi metto da parte design, viaggi e racconti tragicomici per una buona causa. Non voglio fare demagogia spicciola. Voglio solo sfruttare la potenza della rete per diffondere il più possibile il messaggio. È da tempo che avevo in mente di scrivere questo post, ma non riuscivo a decidermi perché temevo che potesse essere frainteso come un tentativo di fare del buonismo, o, peggio ancora, di aumentare il numero di lettori del mio blog. E invece no. È solo il mio personalissimo modo di essere una piccola voce che vuole contribuire al cambiamento. Perché si tratta di qualcosa che tocca tutti noi (genitori) da vicino.

Qualche mese fa ho letto un articolo su Vanity Fair, parlava di un avvenimento che purtroppo conoscevo già dai fatti di cronaca.  La storia di un papà che rende pubblico il suo dolore per evitare che altri genitori possano trovarsi nella sua stessa situazione. Da questo dolore è nato il gruppo su Facebook “Mai più morti come Luca” che conta più di 10.000 membri. E sempre da questo dolore nasce la petizione on line lanciata dal medico Maria Ghirardelli al Ministro dei Trasporti affinché lo Stato promuova una legge che preveda l’obbligatorietà di installare dei sistemi anti-abbandono a bordo delle automobili. Ad oggi ci sono quasi 40.000 firme, ne servono ancora 10.000 per poter sperare in qualcosa di concreto.

Non sono qui per approfondire ciò che è stato e tutto quello che ne consegue. Troverete molti articoli a riguardo senza che ve lo racconti io. Sono qui per reagire e per supportare chi ha avuto il coraggio di esporsi, cercando di sensibilizzarci sul tema e lottando per far sì che a noi non succeda ciò che sta vivendo lui. Chapeu.

Se volete aggiungere la vostra voce, ecco i link: Mai più morti come Luca, petizione on line.

Grazie, davvero.

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La Liguria incanta: trekking urbano a Genova Nervi

Sei anni che vivo in Liguria e ancora mi vengono i brividi per gli scenari che offre. Bello, no? Qualche settimana fa abbiamo fatto un percorso di trekking urbano a Genova Nervi, come sempre improvvisando tutto all’ultimo minuto (c’è ancora bisogno che ve lo dica?!). Avevamo in mente due diversi itinerari, uno scartato grazie ad un’amica che ci ha avvisati del maltempo in zona, l’altro perché all’uscita dell’autostrada c’era una coda interminabile e non avevamo voglia di passare ore in macchina. Così, Iphone alla mano, ho trovato le indicazioni per un percorso che mi ispirava, abbiamo imboccato l’uscita successiva e ci siamo lanciati all’avventura. È piuttosto comodo perché si parte dal centro di Genova Nervi, in piazza Duca degli Abruzzi. Da lì inizia una scalinata che sale e sale fino ad arrivare ad uno spiazzo dove troverete la cappella ottocentesca di San Rocco ed un panorama mozzafiato. Tavolini di legno e panche da pic-nic (a saperlo avremmo portato il pranzo al sacco per tutti e tre, invece ovviamente avevamo solo quello per Filippo). Da non credere come lungo questa scalinata impervia vivano tutt’ora delle famiglie, “leggermente” isolate, e costrette a portarsi tutti i viveri e le varie necessità “a spalla”. Aiuto. Il posto è spettacolare ma io non li invidio per niente, dubito che riuscirei a viverci.scale (altro…)

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BENVENUTI ALL’ASILO

Eccoci qua. Prima o poi doveva succedere. Due settimane di asilo (di cui una solo di inserimento con due ore di presenza al giorno) e ci siamo dentro fino al collo. Quattro denti che stanno spuntando contemporaneamente (con conseguente bava radioattiva in quantità industriale) + raffreddore a go-go. Ecchecculo! L’altra notte l’abbiamo passata giocando a chi dormiva meno. (altro…)

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Lago di Garda: ricapitolando

Lago-NuvoleLa saga del lago di Garda è terminata. Ci sono ancora molti posti disseminati lungo la costa di cui vorrei parlarvi, ma lo farò non appena riuscirò a tornarci e ad inquadrarli col mio sguardo “alla Trentuno”. Per ora vi lascio una scaletta veloce con tutti i link alle varie puntate dedicate a questo nostro viaggio (per chi si fosse perso qualche post). Dove andare, cosa fare e cosa no. Racconti semiseri di una vacanza a misura di marmocchio. Spero vi siano utili e che vi facciano divertire. Alla prossima.

Vacanze al lago di Garda: intro

Bardolino

Monte Baldo

Malcesine, Torbole e Riva del Garda

Aneddoti vacanzieri: una tranquilla cena romantica a tre (?!)

Sirmione

Odore di Valpolicella: un pomeriggio in cantina

Lago di Garda + Bicicletta Time

Lazise e Torri del Bènaco

Ps: se ci andate  non scordatevi di bere una valanga di spritz :)
E poi magari fatemi sapere se ci sono altre cose interessanti da segnalare!

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Lazise e Torri del Bènaco

Ancora qualche mini-pillola riguardante la riviera gardesana. Lazise: circondata da una cinta muraria realizzata dagli Scaligeri nella seconda metà del 1300 è un piccolo e carinissimo borgo del Veronese. Da non perdere: il porticciolo, piazza Vittorio Emanuele con la sua pavimentazione a scacchi, il lungolago ed il Castello Scaligero. Per un aperitivo sfizioso, andate al Cortès. Dehors spazioso (no problem per passeggini e carrozzine), stuzzichini invitanti e buona musica – vi avverto solo che qui lo spritz è un pò più costoso rispetto al costo medio veneto.

Lazise1 (altro…)

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Lago di Garda + Bicicletta Time

In tutta questa vacanza, secondo voi, poteva mancare un giro in bici??! Assolutamente no, ovvio! Il piano era di portarci su la mia bella bici con il superseggiolino di Filippo, ma purtroppo non siamo riusciti a farli stare in macchina… – guardando le foto capirete il perché… e considerate che avevamo pure il vano portabagagli sul tetto… più che una vacanza di 2 settimane sembrava stessimo traslocando da qualche parte! macvchinapiena (altro…)

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Informazione di servizio

L’obiettivo di questo post di servizio è: ringraziare enormemente i pochi e fedelissimi lettori che hanno deciso di seguirmi costantemente via e-mail, e porgere loro le mie sentitissime scuse perché, ahimè, mi sono resa conto che non riesco a far funzionare il FOLLOW BY MAIL…

PAUSA.

Ok lo ammetto io di html e tutte quelle robe lì ci capisco ben poco, gli unici e vaghissimi ricordi che ho risalgono al mio ormai lontano stage fatto a Barcellona 11 anni fa. E se proprio devo essere sincera i ricordi sono più legati alla movida, i cocktails e le zone fighe di BCN che non al linguaggio html. Ecco, ora potete capire perché mi trovo in questa orrenda ed umiliante situazione!! E devo anche dire che WordPress non mi è molto d’aiuto.. anzi. Ma voi non temete. Prima o poi riuscirò a capire come fare a far funzionare il tutto. A quel punto mi ricorderò di voi in modo che possiate ricevere costantemente gli aggiornamenti e allora magari arriverà il momento in cui rimpiangerete questo silenzio.. o magari no. Beh al massimo quando le cose funzioneranno potrete sempre fare l’un-subscribe. Però dai, non fatelo!!! :)

Ah per chi volesse considerare questa info come appello per darmi una mano a capirci qualcosa.. si faccia pure avanti senza problemi!!! info@31trentuno.it

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Un bagnetto di design

Lo so lo so sembro fissata.. (e forse lo sono?!?) ma avete mai visto dei prodotti per la cura dei bambini con delle confezioni così carine da abbellire il bagno (il tutto senza mettere da parte la qualità del prodotto stesso)? Molto difficile, praticamente impossibile. E invece, voi ossessionati dal bello non demordete, qualcosa esiste! (altro…)

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